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IRAN TURCHIAVolo su Teheran e ritorno via terra
15 luglio - 25 agosto 2004 15 luglio: ITALIA – TEHERAN Volo VENEZIA-ROMA alle
6.50 con arrivo alle 8. Il ROMA-TEHERAN ha un’ora di ritardo e parte alle 12.
Dopo 4 ore atterriamo nella capitale iraniana alle 18.30 locali. In aeroporto
cambiamo 100$ per 866.400 rial. Il cambio in euro sarebbe stato più vantaggioso
del 3% (1 euro = 10.680 rial), ma chi si fidava di venire con solo euro! Colazione in Hotel e poi
a piedi raggiungiamo il Palazzo Golestan (15.000 rial a testa). La guida
lo definisce meraviglioso, noi rimaniamo
delusi. Con il taxi (15.000 rial) raggiungiamo il Museo dei Tappeti ( Ci perdiamo nel bazar.
Cambiamo 250$ con 2.164.750 rial da cui ne detraggono 17.358 di commissione.
Per la terza e ultima notte a Theheran, ci trasferiamo all’International Guest
House (80.000 rial in due), praticamente di fronte al Ferdosi Grand Hotel; non
c’è il bagno in camera ma è pulito, i gestori sembrano simpatici e poi ci
dobbiamo stare solo fino alle 4 del mattino. Nel pomeriggio visitiamo
l’interessante Museo dei Gioielli (30.000 rial a testa)-molto bello-, il Museo
Nazionale (6.000 rial a testa) e il Museo del Vetro e della Ceramica (non ne
vale la pena).
Comperiamo il biglietto
per Tabas con partenza alle 20 (50.000 rial per due, 2 partenze al dì: alle 10
e alle 20; c’è un volo aereo il martedì e il giovedì alle13.15 per Kerman –
attenzione: a Tabas gli autobus per Yazd partono solo alla sera.).
Ci facciamo una bella
dormita e usciamo alle 11. Fuori ci sono
Yazd vanta il centro
storico più antico, e tuttora abitato, dell’Iran. La città ha il color argilla
dei mattoni seccati al sole e l’orizzonte è dominato dalle alte torri di
ventilazione che si trovano sui tetti, costruite per sfruttare ogni minimo
soffio di vento e indirizzarlo verso le stanze sottostanti. Oggi è festa in
paese (commemorazione di Fatemè, sorella dell’Emam Reza) e tutto è chiuso.
Prendiamo una macchina con autista per tutto il giorno (320.000 rial in due)
nel nostro albergo. Partiamo alle 10.30 e visitiamo le suggestive Torri del
Silenzio, utilizzate fino ad alcune decine di anni fa dalla comunità zoroastriana
per il rito funebre dell’esposizione dei cadaveri agli avvoltoi. Siamo poi a
Kharanagh, una piccola Bam; Chak Chak per vedere il tempio del fuoco scavato
nella roccia. Per arrivare a questo sito si attraversa un bellissimo paesaggio
in ambiente desertico, quasi lunare. C’è ancora Ardakan e Meybod, due piccoli
centri non interessanti. Torniamo alle 17.30. Siamo stati fuori Yazd per 7 ore,
ne valeva davvero la pena. Saliamo nel complesso di Amir, ci godiamo un
bellissimo tramonto e la vista sulla città. Per la festa di Fatimè c’è una
processione che percorre le strade: gli uomini si battono con delle piccole
fruste, le donne seguono il corteo. Ammiriamo queste scene dall’alto dell’Amir.
Dopo la doccia mangiamo al Hamum-è Khan, carino e con parecchi turisti.
Giriamo il bazar. Fa
caldo a Yazd, più di Teherean o Mashhad. Vale sicuramente la pena di trascorrere
qualche ora perdendosi tra le vie di questa città. La più bella dell’Iran. Ci
dirigiamo verso la bella Masjed-è-Jamè che domina la città vecchia. Il ragazzo
dello Yazd Internet Cafè, vicino alla moschea, ci apre la porta che ci conduce
al tetto da cui si ammira il panorama mozzafiato della città vecchia. Offriamo
10.000 rial al ragazzo dello Yazd Internet Cafè per il custode che ci ha
aperto, lui dice che ne bastano 2000 (veramente onesto). A lui si può far
riferimento per il vicino e molto bello Silk Hotel (20 euro la doppia). Bagh-è
Doulat Abad non è interessante, ma vale la camminata fino a raggiungere Khan-è
Lari per perdersi nelle vie. Sempre a piedi torniamo verso casa, saliamo ancora
una volta sull’Amir e dopo la doccia
ceniamo “Alla fontana”, locale
consigliato dal nostro hotel. Il locale è all’aperto e si mangia attorno ad una
grande piscina. E’ frequentato dalla gente del posto, un po’ caro. Ci arriviamo
in taxi.
23 luglio: viaggio verso KERMAN
Alle 7 partiamo con bus
(25.000 rial a testa) per Kerman e arriviamo poco dopo le 11. Alla stazione
prendiamo già il biglietto per Shiraz (37.000 rial a testa) . Col taxi
arriviamo all’hotel Akhavan (18 $ con prima col., ne volevano 30!) un po’ fuori mano ma molto pulito e con il
miglior ristorante di tutto l’Iran. Il gestore parla bene inglese, è
gentilissimo e fornisce buni consigli per la visita dei dintorni. Dice che il
lavoro dopo l’11 settembre e dopo il terremoto di Bam è diminuito tantissimo.
Andare in Pakistan non è il massimo, prima della guerra Afganisthan non era
pericoloso, ora si. Alcuni motociclisti due mesi fa ci sono stati ma sono
tornati indietro perché sporco e pericoloso. In effetti le facce in giro per
Kerman sono decisamente meno rassicuranti di quelle che si vedono nel resto del
paese. E’ venerdì ed è tutto chiuso. Alle 13 usciamo, prendiamo un taxi (16.000
rial) che ci porta alla rotatoria dove si trovano i taxi collettivi e
raggiungiamo Mahan a
24 luglio: KERMAN notturno per SHIRAZ
Kerman merita di essere
vista. Il bazar, che ha 150 anni, è uno dei migliori che abbiamo visitato. Ci è
piaciuto il bazar del rame, merita anche il museo Hamum-è Ganj Alì Khan, e
sempre dentro il bazar merita prendere un tè al Chayhunè-yè Vakil. Visitiamo la
moschea Jamè e il mausoleo Alì Shah.
Siamo alla casa da tè Chayhunè-yè Sardar: nelle prime ore del pomeriggio
nel bazar non c’è movimento ci rilassiamo al fresco. Andiamo alla ricerca della
moschea Pa Manar che di per sé non ne vale la pena. Prendiamo un taxi per la
fabbrica dei tappeti Sheketeh Farsh: è chiusa e addirittura sembra in disuso.
Sono le 5 del pomeriggio e con un taxi raggiungiamo Mahan per vedere i giardini
Bagh-è Shahzade, niente di eccezionale. Ritorniamo in hotel dove ci aspetta
un’ottima cena. Prendiamo bus notturno
per Shiraz.
25 luglio: SHIRAZ
Arriviamo in città alle
5.30 e con taxi raggiungiamo il centro, ma gli alberghi sono pieni. Era il caso
di avere prenotato all’Anvari Hotel. Lasciamo i nostri zaini all’Esteghal Hotel
dove ci promettono una stanza nel pomeriggio senza bagno in camera ma con doccia. Andiamo al castello e lì
vicino c’è la banca dove cambiamo 300$ (ci danno una marea di soldi che non
sappiamo dove mettere!). Giriamo il bel bazar. Siamo al bellissimo Mausoleo di
Shah-è Cheragh, dopo avere preso a noleggio il chador nella vicina
libreria, e avere chiesto il permesso
con gentilezza, ci lasciano entrare. E’ bello già nel giardino, ma è ancora più
interessante perché entrando nel santuario si
ha una volta di specchi e tutto intorno fedeli che pregano. Logicamente
le donne hanno la loro entrata e restano separate dagli uomini. Molto
interessante. Quasi di fronte al mausoleo c’è una specie di gelateria dove ci
prendiamo un “faloodeh” che è un gelato a base di amido che nella forma
ricorda un piatto di spaghetti, affogato nella limonata o nell’acqua di rose.
Lo si trova anche in altre parti dell’Iran ed è proprio di largo consumo. Per
riposarci ci prendiamo un dizi all’Human-è Vakil , una bellissima casa da tè.
Torniamo in albergo per prendere la stanza. Doccia, sonnellino e alle 17
usciamo: Con taxi raggiungiamo i giardini Hafez. E’ bello qui al tramonto: la
tomba è illuminata e gli altoparlanti diffondono i canti tratti dalle poesie
del poeta. Secondo un detto iraniano, ogni casa deve avere due cose: primo, il
Corano; secondo le poesie di Hafez. Inoltre, in base a una credenza popolare,
se si vuole conoscere il proprio destino basta aprire a caso un libro di Hafez
per ottenere la rivelazione…tutto il mondo è paese! In questi giardini è bella anche la casa da
tè. Usciamo per mangiare all’Hamum-è Vakil.
26 luglio: SHIRAZ Persepoli
Prendiamo il bus alle 7
diretto a Marvdasht, taxi per raggiungere il sito. Alle 8 siamo a Persepoli e ci rimaniamo 4 ore. Ci è
piaciuto molto questo posto anche se di per sé come sito non è imponente, ha
dei bassorilievi raffinati. A parte il caldo è un posto da respirare.
Alle 12 prendiamo un taxi
e raggiungiamo il sito di Naghsh-è Rostam.
E’ un posto assolutamente da visitare durante l’escursione a Persepoli. Sulla
parete a picco di arenaria dorata, si ammira la necropoli con le tombe dei re
achemenidi e bassorilievi sasanidi: magnifico! Con un passaggio siamo al bivio
sulla strada principale e diamo una rapida occhiata alle tombe di Naghsh-è
Rajab. Nelle vicinanze c’è un locale con tavoli all’aperto: il Laneh-Tavoos e
qui ci fermiamo per mangiare. Alle 15 usciamo e ci mettiamo sulla strada. Una
macchina ci da un passaggio per Marvadasht. Qui insistono per farci tornare a
Shiraz in taxi ma noi prendiamo un minibus
e alle 17 siamo in città. Scendiamo nelle vicinanze di Emamzade-yè Ali
Ebn-è Hamzè molto bella soprattutto all’interno. Il tutto è accentuato dal
fatto che si sta svolgendo una cerimonia (forse un funerale), e noi siamo
invitati ad entrare in luoghi separati per uomini e donne, e ci viene offerto
un gelato da gustare seduti sui tappeti in mezzo alla gente. Dalla parte degli
uomini si alza una preghiera. C’incamminiamo verso il bazar, siamo sulla
moschea Majed-è Vakil, prendiamo un tè da Hafez e siamo poi in internet. Forse
stamane ci si poteva alzare un’ora dopo: c’era il tempo per fare e vedere
tutto.
Ci prepariamo senza
fretta e ci organizziamo per andare a vedere Bagh-è Eram, giardini che meritano
di essere visti. Meno interessanti invece quelli che ospitano la tomba di
Sa’dì. Siamo alla Porta del Corano e da lì saliamo un po’ la collina da dove si
ha un bel panorama su Shiraz. Terminiamo il nostro giro alla città con la
visita alla Masjed-è Nasir-ol-Molk e alla Madrasè-yè Khan. Alle 19 andiamo
verso l’aereoporto: abbiamo il volo per Isfahan alle 20.50. Abbiamo prenotato
telefonicamente l’Ostello Amir Kabir.
Cominciamo il giro della
città tenendo in considerazione l’itinerario n.1 della guida.
29 luglio: ISFAHAN
Ci facciamo un bel giro
sul bazar; visitiamo il Palazzo Hasht Behesht; una lunga camminata verso i
ponti (itinerario n.2 della guida); ci dirigiamo verso il quartiere armeno
(Jolfa) dove visitiamo la bella Cattedrale di Vank e
Oggi è venerdì ed è tutto
chiuso. Facciamo un giro per la piazza per rientrare nella bella Msjed-è
Sheikh. Siamo ancora sui ponti: ci facciamo un dizi e una siesta. Alle 16 con
taxi andiamo a vedere i minareti oscillanti. Al ritorno siamo al Restaurant
Shahrzad un posto un po’ lussuoso con cena non interessante. Facciamo un giro
sulla piazza che è strapiena di gente: ci sono tante famiglie con il loro
tappeto steso per terra che mangiano e bevono te fino a sera tarda. Penso che
questa immagine di Isfahan sia proprio da non perdere!
31 luglio: partenza per KASHAN (ABYANEH)
Alle 8 prendiamo il bus
per Kashan e ci facciamo lasciare al bivio sulla strada che porta ad Abyaneh.
Con “taxi” raggiungiamo il paese protetto dall’UNESCO per la sua antichità e
unicità. I suoi vicoli ripidi e tortuosi di pietre e fango passano tra case
color ocra con grate alle finestre e fragili balconi di legno. E’ un posto in
cui il tempo si è fermato. Sicuramente è da raggiungere la collina di fronte
che permette di avere una bella vista di Abyaneh e della vallata. Nel
pomeriggio riusciamo a tornare sulla strada principale e alle 15 prendiamo il
bus diretto a Kashan. Giriamo la città e visitiamo le case tradizionali.
Ceniamo al Dellpazir Restaurant, pernottiamo al Golestan.
1 agosto: QOM
KERMANSHAH
Alle 11 prendiamo bus per
Qom, arriviamo alle 12.30. Abbiamo solo il tempo per il mausoleo ma forse
valeva fermarsi qualche tempo in più. Qom è la seconda città santa dell’Iran
dopo Mashhad e ospita il magnifico santuario di Hazrat-è Masumeh. Il posto
attira molti pellegrini e l’entrata è vietata ai non musulmani, ma prendendo un
chador e seguendo i movimenti dei fedeli, riusciamo ad entrare. Ne vale
veramente: le volte della stanza dove c’è il sepolcro è tutta coperta da
specchi, la gente è in preghiera, c’è atmosfera. E’ bello stare anche nei
cortili dove si possono ammirare le cupole d’argento; la gente che si prepara
alle abluzioni. Alle 15.40 parte il bus per Kermanshah. Arriviamo alle 21.
Siamo al pessimo Hotel Nabovat.
2 agosto: KERMANSHAH
notturno per QUAZIN
Cambiamo soldi e prima di
girare la città prendiamo il biglietto del bus per Quazin. Il biglietto lo
comperiamo in una delle agenzie di bus che si trovano in giro per la città.
Visitiamo Takiè Mo’aven ol-Molk che di interessante ha i cortili rivestiti di
piastrelle del periodo magiaro. Torniamo in hotel per sistemare gli zaini.
Siamo ora al Tagh-è Bostan per vedere i bassorilievi e le nicchie scolpite.
Sinceramente, non mi sembra che questo sito valga il viaggio. Lungo la strada
che arriva al sito ci sono case da tè, e qui ci fermiamo per una piacevole
sosta. Cena in ristorante; prendiamo gli zaini, il bus che doveva partire alle
3 agosto: QUAZIN ( Castelli degli Assassini)
Il bus ci lascia lontano
dalla città, e sono le 5 del mattino! Ci fermiamo al bordo della strada dove
c’è un locale all’aperto. Con noi, forse scesi dal bus, c’è un ragazzo con la
sua donna che non ci lasciano un minuto. Aspettiamo l’alba e i due si offrono
di portarci in città. Arriva una macchina, un po’ con timore, saliamo e ci
portano dopo un po’ di strada al nostro Hotel Iran. Quando scendiamo non
vogliono essere pagati, a me sono sembrati proprio due angeli! Con l’hotel
prenotiamo una macchina per l’escursione al Castello degli Assassini. La strada
è panoramica e non facile per i tornanti, c’è anche da aggiungere che il
viaggio è stato da incubo a causa dell’autista che non era prudente oltre al
fatto che lo vedevamo maneggiare una siringa. La cosa ci ha stressato non poco.
Anche i freni della macchina non erano perfetti, abbiamo anche bucato. Forse
per tutto questo, Alamut non ci è sembrato interessante. Il Castello sono
pietre in una bella vallata. Torniamo alle 15.30, rimaniamo un po’ in stanza,
poi internet e cena al Restoran-è Eqbali. In questa città molte donne indossano
il chador nero.
4 agosto: RASHT (Masulè)
Partiamo per Rasht alle 8 e arriviamo alle 10.30. Lasciamo i
bagagli al Caravan Hotel e prendiamo il taxi per Fuman conosciuta come la
“Città delle statue” per via della quantità di statue in gesso di dubbio gusto
sparse per tutta la città. Da qui con taxi collettivo raggiungiamo Masulè un
villaggio di montagna, la cui strada per arrivarci è descritta dalla guida come una delle più belle dell’Iran dal punto
di vista panoramico che permette di scattare foto davvero uniche. A noi, né è
sembrata panoramica la strada, né così bello il villaggio! Decidiamo di tornare
a Rasht e raggiungere Anzalì per vedere il Mar Caspio.
E’ stata una deviazione interessante perché ci siamo mangiati un buon piatto di
pesce all’Hotel Ancient Golsang, e abbiamo visto la spiaggia dove gli uomini
sono in costume, e le donne vestite. Ritorniamo al nostro hotel in taxi.
5 agosto: SOLTANIYE’ (mausoleo) TAKAB
Ci alziamo presto e
riusciamo a prendere il bus delle 7 per Ghazvin. Ci lasciano ancora una volta
lontano dalla stazione, ma questa volta riusciamo a farci salire su un taxi
pagato dall’autista del bus, e arriviamo in città. Prendiamo un altro bus per
Zanijan e ci lasciamo fermare all’incrocio di Soltaniyè. Con taxi raggiungiamo
il mausoleo Gombad-è Soltaniyè. Questo mausoleo è un po’ ridotto male, ma ha
una cupola alta 48metri con belle piastrelle blu, e all’interno dell’edificio
ci sono interessanti decorazioni in mattoni, iscrizioni e ancora mosaici di
piastrelle. I bagagli durante la visita li abbiamo lasciati in biglietteria.
Una macchina ci da un passaggio per la stazione dei bus. Qui non ci danno
indicazioni di bus per raggiungere Takab, l’unico mezzo sembra essere un taxi.
Ci facciamo portare sulla strada principale e di lì a poco passa un bus che
ferma anche a Bijar. Saliamo in questo bus “preso al volo” e percorriamo una
strada con paesaggi veramente belli. Ci facciamo scendere sul bivio per Takab,
e ancora sembra difficile raggiungere la nostra destinazione: non ci sono bus,
i taxi chiedono troppi soldi. Non ci scoraggiamo e chiediamo alla fine un
passaggio a una specie di trattore che per 2000 rial ci porta al paese di
Takab. E’ molto lento ma questo viaggio è molto piacevole: siamo circondati da
vallate dai color giallo-marrone; ci sono pascoli, è il tramonto. Sono 85km,
arriviamo alle 20 all’Hotel Rangi. Saliamo sul tetto dell’hotel dove si ha una
bella vista sui dintorni, giriamo prima che faccia buio sulle stradine del
paese. Ceniamo in hotel. E’ stata davvero una bella giornata!
6 agosto: TAKAB
arrivo a TABRIZ
Partiamo alle 8 con un
taxi per terminal dei bus diretti al Takht-è Soleiman. Per arrivare al sito si
attraversano piccoli villaggi e bei panorami. Il sito è molto distrutto, sono
solo pietre, il posto è comunque piacevole. C’è molto vento e il cielo è
proprio terso. Al ritorno troviamo un passaggio di un tipo che ci fa salire a
piedi su una montagna a forma di cono conosciuta come Zendan-è Soleiman. Si arriva
alla cima facilmente a piedi, seguendo tante altre persone. E’ un vulcano e
dall’alto si ha belle vedute della campagna, del villaggio più in basso e
dell’antica città in lontananza. Nella strada del ritorno scattiamo molte foto.
Ci fermiamo anche in un luogo dove la gente fa bagni in acque termali. Alle 14
presi i bagagli partiamo. Arriviamo a Tabriz dopo 2minibus e un taxi diviso con
altri due ragazzi. Rinunciamo a Maraghè. Hotel Ghods, cena al Modern Tabriz
Restaurant.
7 agosto: TABRIZ
Mercato e giro della città. Cena al Modern Tabriz.
8 agosto: TABRIZ
(Kandovan)
Dedichiamo la mattina alla visita di Kandovan: una “mini Cappadocia”. Questa è molto più vera perché la gente vive ancora all’interno delle piccole caverne. Il materiale elastico e cedevole eruttato dal vulcano Sahand, nel corso delle diverse ere geologiche è stato modellato dal vento e dalla pioggia fino a formare dei coni di roccia, che le popolazioni locali hanno potuto facilmente scavare trasformandoli in caverne. Ancora oggi, una comunità di circa 600 persone continua a vivere all’interno di queste rocce. Rimaniamo qui fino alle 15. Al pomeriggio siamo in città. 9 agosto:
passiamo il confine DOGUBAYAZIT
(Turchia)
Raggiungiamo Maku con il
bus delle 6.30. Rinunciamo a Kara Kelisa perché non sembra così facile da
raggiungere: ci dicono che ci sono ben
10 agosto: VAN
Partiamo alle 7.30 e arriviamo a Van alle 10. Prendiamo subito il domus per raggiungere Gevas da cui partono le barche per l’isola del Lago di Van e visitare la splendida chiesa armena. Arriviamo all’isola alle 12 e ripartiamo alle 15.30. Torniamo a Van all’hotel Aslan. Prendiamo il biglietto per Diyarbakir, ceniamo al Restaurant ve Et Lokantasi. 11 agosto: DIYARBAKIR
Con il bus delle 9
raggiungiamo Diyarbakir. Visitiamo questa città, la cui principale attrattiva è
la sua grande cerchia di mura in basalto, erette probabilmente in epoca romana.
Ceniamo vegetariano vicino al nostro Hotel Aslan.
12 agosto: MARDIN arrivo a URFA
Bus delle 8 per Mardin.
Ci gustiamo l’incanto di questa città e la bellezza delle pianure siriane.
Visitiamo anche il monastero a 6km dalla città. Alle 20 prendiamo il bus per
Urfa; arriviamo alle 23. Taxi per Hotel Ugur.
13 agosto: URFA
Il responsabile dell’Hotel parla molto bene inglese e ci propone l’escursione al Monte Nemrut per 30$. Più avanti ci accorgiamo che poteva essere una proposta interessante. Facciamo Con minibus raggiungiamo l’otogar da cui partono i minibus per Harran città famosa perché vi dimorò Abramo e per le case ad alveare. Alle 15 siamo di ritorno e giriamo la città di Urfa.
14 agosto: URFA viaggio per KAHTA (Mt Nemrut National
Park)
Alla mattina siamo ancora in città. Alle16 prendiamo bus per Adiyaman, e qui all’arrivo subito un minibus per Kahta. Ci sistemiamo alla Pension Kommagene dove contrattiamo l’escursione alle colossali statue in cima al monte. Prenotiamo il bus delle 12 di domani per Kayseri ( meglio prendere il bus prima di quest’ora perché si arriva a Kayseri troppo tardi per raggiungere Goreme in giornata!). Cena in un locale vicino la pensione. 15 agosto: PARCO NEMRUT partenza per KAYSERI
(Cappadocia) Alle 2 del mattino ci
svegliano e alle 2.30 si parte. Abbiamo una macchina con autista. Si arriva al
monte ancora con il buio. Non fa così freddo e il cielo è pieno di stelle.
Aspettiamo l’alba…una meraviglia! Il sito è molto bello, dichiarato Patrimonio
dell’Umanità. Facciamo il giro dei siti minori e alle 9.30 siamo alla Pensione
dove facciamo colazione. Ci riposiamo, alle 12 siamo nell’ufficio della
pensione che dà sulla strada, qui si ferma il bus. Per raggiungere Kayseri sono
9ore di viaggio!!! In più arriviamo troppo tardi per l’ultimo bus diretto a
Goreme che parte alle 20. Non ci resta che dormire all’Hotel Terminal vicino
alla stazione. 16 agosto: GOREME (Cappadocia)
Alle 8 prendiamo il primo
bus per Goreme. Proprio all’otogar c’è l’ufficio della cooperativa delle
pensioni. Per telefono si contratta il costo della stanza, e ci vengono a
prendere con furgoncino. Pernottiamo al Shoestring Cave Pansion. Dopo colazione
andiamo direttamente al museo all’aperto e poi camminiamo tutto il pomeriggio
perdendoci tra le valli e arrivando alla bella Cavusin. Buona cena al Silk Road.
17 agosto: GOREME notturno per ANTALYA
Tour, organizzato dalla pensione, per le città sotterranee…era meglio se ci prendevamo una moto! Cena ancora al Silk Road. Alle 21.45 bus prenotato per Antalya. 18 agosto: ANTALYA
Arrivo alle 8 ad Antalya. Con
bus locale raggiungiamo Kaleici, la parte vecchia vicino al porto e ci
sistemiamo al Senem Family Pansion. Facciamo colazione sulla bella terrazza e
solo alle 14 raggiungiamo la spiaggia. Noleggiamo sdrai e ombrellone. Cena al
36. Antalya costituisce una buona base per visitare antiche città che si
trovano alla periferia come ad esempio Olympos o Side ma c’è bisogno di più
tempo.
19 agosto: HIERAPOLIS (Pamukkale) arrivo a EFESO
8.30 bus per Denizli. Con bus locale raggiungiamo Hierapolis. Le rovine sono interessanti: bello il suo imponente teatro e le innumerevoli tombe. Anche il Museo Archeologico merita una visita. Prima delle vasche di travertino di Pamukkale si trova la piscina del Pamukkale Termal, dove si può fare il bagno. Ma il posto per noi è orribile e pieno all’inverosimile di gente. Passiamo avanti arrivando alle vasche di splendenti formazioni calcaree dove è vietato fare il bagno. Fortunatamente in un angolo un po’ nascosto troviamo delle vasche dove dei guardiani permettono di entrare nelle vasche per 20 minuti. E’ bellissimo e peccato non averlo saputo prima. E’ molto tardi e per non perdere il bus delle 18 per Selcuk (Efeso) dobbiamo prendere un taxi. Arriviamo a Selcuk alle 21 prendiamo subito il biglietto per Istambul. Ci sistemiamo all’Hotel All Blacks e ceniamo in uno dei tanti locali sulla via. 20 agosto: EFESO notturno per ISTAMBUL
Al mattino visita della
Basilica di San Giovanni; la bella moschea Isa Bey Camile il Museo di Efeso.
Nel pomeriggio visita della città classica di Efeso. Cena e alle 21.45 partenza
per Istambul.
21 agosto: ISTAMBUL
arrivo alle
22 agosto: ISTAMBUL
Santa Sofia, Moschea Blu, Museo Archeologico delle
Arti islamiche con la sua bella raccolta di tappeti; passeggiata sui giardini
verso il Bosforo dove beviamo un te al Cay Bahcesj con bella vista. Passeggiamo
ancora verso il Ponte di Galata e arriviamo alla torre. Da lì un bel tramonto.
Ancora si cammina attraverso la via Istiklal Caddesi per arrivare fino a Piazza
Taksim, cuore della moderna Istambul. In questa zona c’è anche il mercato del
pesce, in realtà un mercato di vari generi. Questa è una zona ricca di ristoranti
e di locali. Rientriamo con bus e tram.
23 agosto: ISTAMBUL partenza con bus notturno per
l’ITALIA
Palazzo Topkapi con
l’interessante visita dell’harem i bei chiostri nella Quarta corte. Alla sera
prendiamo il bus per Sofia e da qui nel pomeriggio quello per Mestre.
24 agosto: SOFIA
Arrivo col bus alle 10
del mattino. Visita della città e alle 18 nuova partenza per l’Italia.
Arriviamo a Mestre alle 9.30 del 25 agosto.
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